Impatto ambientale,
normative e innovazione

A che punto siamo?

 

La normativa EPR (Extended Producer Responsibility, in italiano “Responsabilità Estesa del Produttore”) nasce nel 2002 in seno alle Istituzioni Europee come principio, prima di diventare un insieme di Direttive UE poi modificate dal Pacchetto Economia Circolare europeo del 2018. Sin da subito, si è trattato di provvedimenti che hanno richiesto ai produttori di prestare attenzione allo smaltimento dei rifiuti e in generale di assumersi la responsabilità dell’intero ciclo di vita dei propri prodotti.

Questo regime di Responsabilità Estesa richiesto dalla Commissione Europea diverrà man mano più completo ed obbligatorio, andando ad inserirsi armonicamente nella legislazione di tutti gli Stati membri dell’UE. Secondo l’attuale proposta, saranno richiesti ai produttori contributi finanziari il cui livello si baserà sulla circolarità e sulle prestazioni ambientali dei prodotti tessili.

I brand e le aziende che fino ad oggi si sono approcciati timidamente alla ricerca di tessuti sostenibili e allo sviluppo di collezioni secondo la filosofia dell’eco-design adesso si vedono costretti ad invertire il senso di marcia. La direzione giusta sarà quella di una produzione che tenga di conto che gestire il fine vita dei prodotti sarà un’attività da svolgere rispondendo a regole certe, pena le sanzioni previste per chi non rispetterà l’EPR.

In questo scenario, CDC_Studio è il risolutore del problema per quelle aziende che dovranno progettare prodotti maggiormente riciclabili e seguire processi di fabbricazione più sostenibili. La conformità all’EPR la otterranno le aziende che dimostreranno di compiere sforzi nella direzione di un modello di economia circolare che riguardi programmi di riutilizzo, riacquisto e riciclaggio dei prodotti. Il legislatore ha “cucito” questo principio direttamente addosso al produttore per tagliare i tempi, invece che passare dalle amministrazioni. In questo senso, il sostegno che può dare CDC_Studio alle aziende è davvero rilevante perché è diretto: le nostre tecnologie brevettate ed il nostro know how possono aiutare chiunque abbia la necessità di risolvere un annoso problema, quello di rendere scarti e rimanenze vere e proprie risorse.

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